
​di Michele Franzosi e Ottavia Raffaelli
La riforma del Codice della proprietà industriale ha come obiettivo, tra gli altri, quello di rafforzare la protezione delle indicazioni geografiche protette e delle denominazioni di origine protette (IGP e DOP). In tale ambito le modifiche apportate si basano su due punti principali: l'estensione dei casi in cui un segno non può essere un marchio valido e l'estensione dei soggetti che possono opporsi alla registrazione di un marchio. Si intende così prevenire lo sfruttamento indebito attraverso la registrazione di marchi che violano le DOP e le IGP, ponendo limiti aggiuntivi alla registrazione di tali marchi e consentendo a un numero maggiore di soggetti di opporsi alla registrazione stessa. Queste misure mirano quindi a rafforzare la protezione delle DOP e delle IGP e a prevenire l'uso improprio di marchi che potrebbero danneggiare la reputazione e l'autenticità dei prodotti.
Contenuto riservato agli abbonati. Per info chiama il 06.56.56.7212